Articolo uscito su Pense e Marave e distribuito ai cittadini di Gemona

Il trasporto sociale protetto gratuito è un‘attività dell’associazione Auser Volontariato Alto Friuli ODV ETS sempre più richiesta dai cittadini, soprattutto dai più fragili, sempre più in difficoltà.

I dati parlano chiaro: le richieste di trasporto sono notevolmente aumentate.

Nel 2022, abbiamo effettuato 159 trasporti e, dunque, abbiamo accompagnato, 45 persone presso strutture mediche o ospedaliere, permettendo loro di accedere a cure necessarie che, senza il nostro servizio di trasporto sociale protetto, non avrebbero potuto garantirsi. Nel 2023 i nostri volontari hanno percorso 20.392 chilometri: i trasporti sociali fatti sono schizzati a 419 e hanno coinvolto 96 persone.

Questo incremento così netto testimonia l’enorme necessità, nel nostro territorio, di assicurare un trasporto sociale ai cittadini in difficoltà.

Certo, l’invecchiamento della popolazione insieme alla necessità di recuperare visite mediche arretrate durante la pandemia hanno inciso, ma un bisogno così diffuso e sempre più impellente è soprattutto il risultato di una riforma sanitaria che ha ignorato i bisogni delle persone più fragili, i problemi delle reti familiari sempre più deboli e ha determinato la progressiva dismissione di servizi vicini alle persone.
Noi accompagniamo ultrasessantacinquenni, persone disabili, persone che non possono accedere ai servizi pubblici, persone che hanno perso temporaneamente la possibilità di guidare.
Offriamo loro la possibilità di far fronte ai loro bisogni e non solo dal punto di vista sanitario: cerchiamo di favorire e facilitare anche la loro vita sociale.

Dei 419 trasporti fatti l’anno scorso, 275 sono stati verso servizi sanitari, 144 verso uffici pubblici, banche, uffici postali, patronati, servizi alla persona, negozi o altro.

Abbiamo un’auto adibita al trasporto disabili, ma per rispondere al numero maggiore di richieste e non lasciare solo nessuno, spesso i nostri volontari mettono a disposizione le loro auto e per questo l’ Auser li ha assicurati con polizze specifiche.
Nel nostro trasporto sociale protetto operano 18 volontari che, nel 2023, hanno donato alla collettività un totale di 1.637 ore. A queste, bisogna aggiungere il tempo che i volontari dedicano alla gestione delle domande che pervengono al numero dedicato al servizio di trasporto sociale: il 349 4102293
Abbiamo risposto ai bisogni dei cittadini di Artegna (1), Bordano (3), Gemona (54), Moggio Udinese (1), Montenars (2), Trasaghis (16), Osoppo (6), Venzone (12), Resia (1).
Se si dovesse dare un valore economico al servizio che offriamo gratuitamente, potremmo dire che abbiamo donato alla nostra comunità 26.362 euro. Certo, è un dato virtuale ma rende evidente l’importanza dell’impegno dei volontari.
La nostra associazione per questo servizio ha speso 8.891,78 euro (carburanti, assicurazioni, manutenzioni, spese telefoniche, rimborsi ai volontari quando usano la propria auto, spese accessorie), importo al netto del contributo regionale sull’assicurazione dell’auto e dei volontari.
Le nostre entrate certe: la convenzione sottoscritta con il comune di Trasaghis che prevede un contributo di 1.800 euro l’anno; la convenzione con la Comunità di Montagna del Gemonese che ci dà un contributo di 1.000 euro annui.
Il Comune di Gemona ci ha dato per il 2023 un contributo di 3.000 euro destinato però a tutte le attività dell’Auser, un contributo ci perviene dalle Banche Prima Cassa e BCC Creditfriuli di Gemona, mentre con lo SPI CGIL abbiamo una convenzione che prevede un contributo di euro 2.000 a sostegno di tutte le nostre iniziative.

Le numerose e crescenti richieste dicono quanto sia necessario il servizio di trasporto sociale nel nostro territorio, ma per garantirlo e non lasciare solo nessuno abbiamo bisogno sia di trovare altri volontari, sia di stipulare convenzioni apposite con i comuni interessati: dobbiamo poter contare su entrare certe.
Certo, le tante richieste di aiuto che ci arrivano parlano anche del progressivo depauperamento dei servizi pubblici e di come sul volontariato stia di fatto ricadendo una responsabilità insostenibile: il volontariato non deve e non può garantire diritti universali come il diritto alla salute.
I nostri bilanci sono pubblicati sul sito https://lnx.gemonauser.it/ alla voce trasparenza. Sempre sul sito sono riportate anche tutte le nostre iniziative.

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